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Cacciabrugola


Acquistando un optional che richiede per il montaggio l'uso di una brugola, la brugola e', solitamente, compresa nel prezzo.
Il risultato e' che, dopo aver montato l'upgrade, ci si ritrova con l'ennesima chiavetta a L. Per certe successive modifiche puo' risultare comoda, per certe altre scomoda, per altre ancora puo' essere necessario un'attrezzo piu' lungo, come quello che ho costruito:

Questa barretta di metallo si trovava all'interno di una stampante, trasmetteva il movimento ai trascinatori per i moduli continui, l'ho scelta per la forma affusolata e per la sezione quadrata che garantisce un'impugnatura piu' che salda. Con il frullino ho disegnato un + sulla testa, utilizzando i dischi abrasivi, una volta cominciato ho cambiao punto di vista per andare giu' perpendicolare.


Ho tagliato una delle tante chiavette a L che avevo da parte, ho scelto quella piu' consumata. Ho provveduto a sverniciare completamente la parte piu' usurata, sempre col frullino e l'utensile cilindrico rivestito di carta abrasiva.


Ottenendo cosi' i due componenti principali. e' importante levigare tutte le parti che andranno a contatto per rendere possibile, o facilitare la presa dello stagno. L'esagono deve infilarsi fino in fondo facendo una leggera resistenza fin dall'inserimento. Si puo' battere su un'incudine, come si fa per pressare il tabacco in una sigaretta. Cosi' incastrato sarebbe gia' pronto da usare ma durerebbe poco.



Con un potente saldatore a stagno, con un piccolo cannello o, al limite, sul fornello della cucina, scaldare il punto e fondere lo stagno nelle fessure. Se non dovesse far presa, agitare verso una zona sicura per togliere lo stagno in eccesso e ripetere l'operazione piu' volte.


E' possibile dare una limatina per controllare che non ci siano fessure dovute a saldature a freddo, o per rendere piu' presentabile il pezzo, che sarebbe gia' pronto all'uso.


Volendo, e' possibile coprire un'eventuale pasticcio con della guaina termorestringente, qui ho usato 3 misure diverse. L'intero lavoro non richiede piu' di un'oretta (la prima volta), il risultato e' piu' che soddisfacente.


Questo e' stato il primo che ho fatto, non e' venuto male ma ho deciso di rifarne un'altro uguale perche' il manico che avevo scelto era troppo sottile per quella misura di brugola.


E questo e' il terzo. Notare: con il frullino ho inciso un'asterisco invece di un piu', perche' le dimensioni della brugola lo permettevano, se lo avessi fatto anche per quella piu' piccola la sede al centro sarebbe diventata troppo grossa.


Il "manico" era liscio e lucido, attorno ad esso scorreva un tubo di plastica, sostegno della testina della stampante. Sempre con il frullino e il cilindro di cartavetrata l'ho reso piu' ruvido per ottenere una presa migliore.


In questo particolare si vede bene l'effetto ottenuto col cilindro abrasivo a grana grossa. Ovviamente, il frullino, va tenuto perpendicolare al manico, in modo tale da scavare dei microsolchi longitudinali. Questo favorisce la presa durante la rotazione, piu' che durante l'inserimento dell'esagono dentro la vite.




Prima di cimentarsi nella costruzione del caccibrugola e' necessario leggere le avvertenze.

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