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Connettorini


Parlo dei connettori dei servi e riceventi: come reperire il materiale a costo zero, come manipolarlo per le proprie esigenze.

Premessa:
Per aggiungere un circuito bec tra il reostato e la ricevente e' necessario, di norma, fare delle saldature. Se il circuito va tolto dal modello, ad esempio per la pulizia dello stesso o per manutenzione di parti meccaniche vicine al bec, e' necessario dissaldarlo. Per ottenere un lavoro "pulito" e di veloce impianto/espianto, e' necessario l'utilizzo di connettori. Dove li prendiamo? ma naturalmente dal vecchio 386 in soffitta. Lo avete buttato dopo averlo depredato dal suo alimentatore e dai cavetti ide? Male: quel rottame puo' esserci utile in molti altri modi.

Il connettore maschio:

Sono reperibili (usati ma in perfetto stato) su tutte le schede madri vecchie e nuove, oltre che in altri circuiti, ad esempio quello che forse era un fax.



Quello che dovete fare e' sollevare pian piano, prima da una parte, poi dall'altra, la plastica nera fino alla sua completa estrazione. Aiutatevi con un cacciavite o con la forbice.



Dopodiche' bastera' scaldare lo stagno sul lato opposto col saldatore e battere la scheda sul tavolo per ottenere i fiammiferi dorati. A volte non e' cosi' semplice, percio' aiutatevi con la terza mano (le gambe) per tenere la scheda di taglio, scaldate e tirate con una pinza (tirate lo stesso fiammifero che state scaldando).



Il robottino e' utilissimo per stagnare i filini. Potete tagliarne un pezzo dal connettore maschio, spelarlo e stagnarlo come nelle foto.



Sempre supportati dal robottino (l'ombra tradisce la sua presenza), saldate i fili sulle capocchie dei fiammiferi, aggiungete pochissimo stagno se serve, controllate la tenuta della saldatura forzandola leggermente in ogni direzione laterale.


La plastica nera e' tacchettata in modo da agevolare la separazione dei suoi elementi, e' sufficiente una forbice un po' robusta per fare un taglio preciso. Tenete il pezzo con 2 dita alle estremita' altrimenti non lo trovate piu', state attenti a non tagliarvi, la forbice si chiudera' di scatto.

Ora non vi rimane che infilare i fiammiferi nel loro supporto nero che li terra' distanziati scongiurando il pericolo di cortocircuiti e agevolando l'operazione di inserimento nella femmina.


Per tenere ben saldo il tutto potete usare una goccia di attaccatutto, dall'interno, tra la plastica nera e i fiammiferi, oppure si puo' utilizzare la guaina termorestringente... o tutte e due le cose. Il positivo sara' sempre riconoscibile se non esagerate con la guaina. Ovviamente e' possibile ottenere connettori trifilari, semplicemente modellando per il lungo la plastica nera.


I connettori femmina

Sono presenti in tutti i pc, vecchi e nuovi, per collegare i led alla scheda madre, ci sono anche supporti a 3 posti per il "turbo" e per il "power led" o a 4 posti, per l'altoparlante.

Il connettore a 2 posti. Il filo rosso-nero e' ideale e inconfondibile per distinguere il positivo (sempre rosso) e il negativo (sempre nero) quando si parla di tensioni continue.



Connettori a 3 posti, sono identici a quelli dei servi, quindi sono utili per la realizzazione di prolunghe o per sostituire quelli malandati. O per non sbagliare posto collegando l'alimentazione alla ricevente.


Notare come sia semplice, con l'ausilio di un cutter o una forbice, rendere i 2 connettori identici, basta raschiare con giudizio gli spigoli.


Il connettore a tre poli e' indicato anche per l'alimentazione, in modo da rendere impossibile fare questo errore, sicuramente molto dannoso per tutto l'impianto.


Per fare questa foto ho usato il terzo occhio sulla fronte, percio' non vi lamentate se e' per meta' in ombra, quello che serve e' sotto al sole. Per agire sui contatti di questi connettori e' necessario sfilarli senza rompere nulla. A tale scopo si usa un cutter, si infila la punta nello spazio tra la plastica e il ferro e si solleva leggermente la plastica. Tenendo fermo il cutter e il connettore con la stessa mano, si puo' sfilare il contatto senza danni.



Per sostituire un cavo, perche' rovinato o perche' il colore non ci piace o non si addice alla situazione, non e' possibile (se non lavorando tantissimo) "scrimpare" il filo e crimparne uno nuovo. Bisogna tagliare.



In seguito va leggermente raschiato o strofinato con carta abrasiva in modo da togliere l'unto e la sporcizia che lo ricopre, nel punto dove andra' stagnato in questo modo.



Spelate il filo del colore che preferite e, una volta stagnato, saldatelo dietro al posto dell'altro. Controllate sempre la robustezza del lavoro svolto.


Una volta reinfilato il connettore nel suo supporto (o in un'altro supporto, credo siano tutti uguali), se il lavoro e' stato fatto bene non sara' possibile distinguerlo dall'originale (almenoche' non lo si apra).


Prima di cimentarsi nelle pratiche descritte sopra e' necessario leggere le avvertenze.

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