Premessa:
Lasciate perdere il filo resistivo, il tostapane e
l'ascigacapelli, quello che vi serve e' nel vecchio 486 in
soffitta.
E' servito un pomeriggio per ideare e realizzare questo progetto, con
l'aiuto della mia ragazza alla macchina da cucire.
Materiale occorrente:
(4) Stoffa (meglio felpata) 7
cm X 21.5 cm
(4) Piattina ide (40c), fdd
(34c) o scsi 1 (50c)
(4) Velcro 2 cm X 2-4 cm
(4) Elastico per mutande Larg.
2 cm Lung. 4-6 cm
(1) Forbice
(1) Cacciavite a taglio
(1) Saldatore, Stagno
(1) La macchina da cucire della
mamma, in
alternativa ago, filo e tanta pazienza
(QB) Guaina termorestringente, in alternativa nastro isolante
(4) Fascette
Opzionale:
(1) Pinza
(1) "Robottino" per saldare
La piattina scsi e' la piu' indicata per una questione
di
risparmio:
essendo composta da 50 conduttori la si puo' tagliare a meta' per il
lungo, ottenendo cosi' "strisce" di larghezza adeguata al pneumatico da
gran turismo.
Nel caso della piattina scsi e' sufficiente piegarla a meta' per il
lungo e dividerla in 2, ottenendo 2 strisce da 25 conduttori l'una. Per
praticita' conviene che siano 24, percio' occorre togliere un'altro
conduttore.
|
|
Nel caso della
piattina ide o
qualsiasi altra, si puo' prendere la misura poggiandoci sopra il
pneumatico da scaldare. Bisogna sempre contarle perche' siano in numero
pari, percio' state abbondanti.
|
|
|
Questa e' la
parte difficile: bisogna
spelare tutti i
conduttori di 1 o 2 mm senza separarli, per farlo, io, ho tagliato le
guaine sfregandoci sopra le forbici, fino a quando non e' apparso il
rame. Bisogna stare attenti a non tagliare i fili dentro le guaine, ce
ne sono 7, se ne viene via 1 fa lo stesso, nessuno e' ancora meglio.
Stessa cosa va fatta sul retro, cercando di restare allineati con il
lavoro appena fatto sul davanti.
|
|
Ora con le forbici,
con una
pinza o con le unghie, bisogna togliere le guaine dai conduttori. Se la
fase precedente e' stata svolta con cura, dovrebbe risultare semplice
ottenere questo risultato.
|
|
Con il cacciavite,
piegate il
primo conduttore verso il secondo, infilate poi la punta del cacciavite
fra il secondo e il terzo e piegate il secondo verso il primo e il
terzo verso il quarto, fino ad ottenere tanti piccoli triangoli come
nella foto.
|
|
Adesso un colpo di
stagno. Fate
conto che la punta del "triangolo" sia un filo solo, non abbondate con
lo stagno e cercate di non metterci una vita: dopo un po' la guaina si
squaglia.
|
|
L'ultimo pezzo,
dove c'e' lo
stagno, si scalda molto meno del resto (per la legge di ohm: lo stagno
allarga la sezione del conduttore), inoltre non scorre facilmente
all'interno del sacchetto felpato, specie in direzione "contropelo",
percio' e' possibile ripiegare con cura le saldature come nella foto.
|
|
Ora e' necessario
prendere la
misura per tagliare la piattina della giusta lunghezza, per farlo usate
un pneumatico "campione", tenendo presente che, la stoffa, allarghera'
leggermente il raggio e che la piattina andra' spelata, saldata e
ripiegata. Insomma per coprire completamente la ruota, e' necessario
abbondare leggermente.
|
|
Si ripeta il
procedimento
spiegato prima, per la spelatura della parte terminale dei conduttori.
Anche per la piegatura e la saldatura il procedimento e' lo stesso,
fatta eccezzione per la partenza: il nostro scopo e' creare un'unico
circuito nel quale la corrente scorra avanti e indietro per tutta la
circonferenza della ruota, percio' guardate con attenzione la foto. Il
primo e l'ultimo conduttore vanno lasciati fuori.
|
|
Saldare e piegare
cosi'. Il
primo e l'ultimo filo vanno lasciati dritti per agevolare la successiva
fase, vanno solamente stagnati un po'. per evitare di "spettinarli".
|
|
Ora serve un corto
spezzone di
piattina che sicuramente sara' avanzato. E' importante che il primo
pezzo di filo sia flessibile per non stressare troppo i fili vicino
alle saldature. E' anche importante usare 4 fili anziche' 2 per ridurre
l'aumento di temperatura in quel punto. Tagliate come nella foto.
|
|
Spelare, saldare,
ripiegare.
Quelle saranno le saldature piu' stressate, durante le procedure di
avvolgimento, svolgimento delle termocoperte al pneumatico,
percio' e' essenziale fare un buon lavoro.
|
|
Per una brava
sarta sara'
molto facile ottenere questo, o anche meglio:
Sono dei sacchettini di stoffa all'interno dei quali la piattina calza
a pennello, l'elastico serve a tenere la termocoperta ben aderente alla
gomma, il velcro ci permette di variare a piacere la tensione
dell'elastico.
Verso la meta' della larghezza e' opportuno cambiare il tipo di
conduttore, io ho usato del filo rosso-nero per altoparlanti, questo
per evitare di aumentare troppo ed inutilmente la resistenza.
|
|
Sul sacchetto e'
opportuno
praticare 2 fori, nelle mie e' stato possibile farlo senza rompere
nessuno dei fili del tessuto, semplicemente allargandoli con la punta
della forbice. Uno laterale dal quale fare uscire la piattina a 4 fili,
uno a fianco dell'elastico per fissare il cavo piu' grosso.
|
|
|
Il risultato e'
questo.
Almenoche' la giornata non sia ventosa, si scalderanno anche la spalla
della gomma e il cerchio, nonostante non siano a diretto contatto con
la termocoperta. Usando un minimo di cautela nel montarle sulle gomme,
e' possibile non dover fare alcuna manutenzione alle termocoperte, per
molto tempo.
|
|
|
Collegamenti:
Ogni termocoperta ha una resistenza di 1.666 ohm, alimentandola a 5
volt si consumano 3 ampere, per un totale, quindi, di 15 watts. Il
calore generato e' tanto ma, quelle che ho costruito io, non hanno mai
preso fuoco, ne si sono mai sciolte. Percio' e' questa la tensione che
consiglio per alimentarle. Si possono collegare tutte in parallelo alla
stessa uscita di un alimentatore da 5 V, oppure fare un
"serie-parallelo" con un'alimentatore da 12 V. Nel caso sia disponibile
un'alimentatore da pc, e' possibile provare a collegarle in parallelo
alla 3.3 V, usata generalmente per rodare i motori, se il calore
dovesse essere considerato eccessivo.
Questo
progetto ha riscosso molto successo fra i modellisti e non solo:
anche gli astronomi (a livello dilettantistico e/o amatoriale)
hanno preso spunto per realizzare dei sistemi anti-condensa. Da parte
mia ho realizzato una versione rigida di termocoperta di forma e
dimensione tale da accogliere il biberone del latte, usando carta
igenica e colla vinilica in stile "art-attack".
Alcuni siti ne fanno riferimento e tanti forum ne parlano, ed e' per me
una grande soddisfazione.
In
questo forum deagostini, in particolare, viene spiegato come adattare
la cosa a modellini piu' grandi, e i risultati di alcuni esperimenti
condotti da alcuni degli utenti del forum:
forum.deamodellab.it
Prima di cimentarsi nella costruzione e' necessario leggere le
avvertenze.
Homepage
costruire costruzione
termo
termocoperte piattina piattine termocoperta
modellismo modellista modellino modellare scaldare scalda calore
resistenza resistivo resistore gomme pneumatici copertoni ruote gomma
pneumatico copertone gomme tyrewarmers tyre warmers warm warmer
tyrewarmer tyres