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Compressore
Questo e' senza dubbio lo
strumento piu'
utile per un modellista dinamico. Forse esagero ma vedrete che, una
volta provato, non sara' piu' possibile farne a meno e, se non e' il
piu' utile, almeno sara' il piu' utilizzato. Dopo ogni manche, infatti,
e' consigliabile pulire il modello, lo spazzolino richiede tempo e il
risultato e' spesso scadente, il compressore, invece, e' rapido, comodo
e efficace.
Componenti:
Il componente
principale e'
questo compressore da frigo. Un po' lento per un folto gruppo di
modellisti, le sue caratteristiche sono, per il resto, ottime:
-silenziosissimo. I normali compressori fanno un baccano
infernale.
-assorbimento contenuto. Durante il funzionamento consuma pochissimo. *
-alta pressione. Io ho tarato il pressostato a 7 bar ma lui potrebbe
sicuramente andare piu' su.
-costo zero. Se avete un vecchio frigo il compressore e' gratis. **
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* All'accensione presenta
uno spunto di
potenza enormemente piu' alto del suo normale consumo, la durata e'
comunque limitata a pochissimi istanti (qualche decimo di secondo), i
moderni contatori non se ne accorgono nemmeno, i vecchi contatori, se
l'assorbimento in quel momento e' gia' alto, potrebbero "scattare". In
ogni caso si parla di potenze di molto inferiori a quelle di un normale
compressore, guardacaso, sono paragonabili a quelle di un normale frigo
:)
** Il frigo vecchio contiene, nel circuito, un gas dannoso per l'ozono,
dato che il frigo va comunque portato in discarica (una volta estirpato
il compressore diventa inutile) informatevi dove farlo vuotare in
sicurezza.
Nota: non inclinare mai il compressore portando i due tubi verso il
basso, uscirebbe l'olio che, oltre a servire per il buon funzionamento,
unge da matti. Altri particolari sul motore nell'ultima pagina:
curiosita'
Occorre fare
chiarezza dentro la
scatolina elettrica del compressore, dalla quale dovrebbero uscire solo
i due fili di alimentazione. Se cosi' non fosse significa che, tale
scatola, e' stata usata anche come scatola di derivazione per i fili
che conducono al termostato e/o alla lampadina del frigo. Seguendo i
fili dovete individuare quelli giusti e togliere completamente gli
altri.*
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* In genere escono 3 contatti dal motore, uno va ad una scatolina
cilindrica che qui si vede attaccata al coperchio, e' la protezione,
dalla protezione esce un'altro filo che e' poi uno dei due che ci
serve. Gli altri due entrano in un'altra scatolina che puo' avere
diverse forme e che resta appesa al motore per i due contatti. Si
tratta di un filtro antidisturbo, dal quale esce un solo filo che e'
poi l'altro filo che ci serve. Fate un bel lavoretto e richiudete la
scatola.
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La bombola. Io ho
usato questa
da campeggio che avevo in casa, e' una bombola del gas, il buco va per
forza allargato e rifilettato, non sono riuscito a trovare
un'adattatore. La bombola e' essenziale, la dimensione e' a scelta ma,
data la lentezza del compressore, e' meglio che non sia troppo piccola,
si scaricherebbe subito. *
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* Per le bombole del gas
gli standard di
sicurezza sono molto alti, e' anche vero che, per un uso normale, sono
anche le bombole meno caricate (~ 1-2 bar). Percio' la qualita' della
bombola e la serieta' della ditta sono le uniche garanzie che abbiamo
per operare in sicurezza. Piu' indicate a tale scopo le apposite
bombole per aria compressa, anche se molto costose, sono il giusto
compromesso sicurezza/comodita' e avranno anche il filetto giusto.
3° possibilita': dove si fa manutenzione di estintori si
buttano
via centinaia di bombole, sono piu' pesanti ma anche piu' sicure, se
avete sufficiente faccia tosta potrebbero essere anche gratis.
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Questo e' il
pressostato, il
pezzo piu' costoso di tutta la realizzazione, e' visto da sotto, e'
essenziale per mantenere la pressione adeguata. E'
anche l'incrocio dove l'aria prende strade diverse, qui e' senza
coperchio, dove e' anche presente una specie di interruttore.
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Sempre il
pressostato. A sx si
puo' vedere la molla che si oppone alla pressione del circuito, va
regolata con una chiave agendo sul bullone in testa. A dx ci sono i
contatti elettrici. 2 Normalmente chiusi, si aprono quando la pressione
raggiunge un certo livello impostato.
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Un manometro. Non
e' essenziale
ma e' utilissimo per tarare il pressostato e, in seguito, ci dice anche
se e' il momento giusto per alzarci e andare a soffiare la macchinina,
nel caso di utenza multipla.
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Femmina-femmina. Mi
sono reso
conto in seguito che e' inutile, la vite del manometro e quella della
ghiera del connettore del tubo hanno gli stessi dimensione e passo,
quindi ho usato una guarnizione di carta e ho tolto il trenino f-f m-m.
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Questa e' una
valvola-di-non-ritorno. Anche questa e' essenziale al buon
funzionamento dell'impianto, la sua funzione e' impedire che l'aria
torni al compressore. Senza questa ci sarebbe una continua fuoriuscita
d'aria dal compressore, quando quest'ultimo non e' in funzione, ma
sarebbe il male minore: se c'e' pressione nel tubo di uscita, il
compressore non riesce a partire. Il picco di assorbimento durerebbe
qualche secondo e poi entrerebbe in funzione la protezione.*
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Qui lo vediamo da
altre
angolazioni ha solo un'entrata e un'uscita... poi c'e' un buco che va
tappato con una vite, visibile qui a dx.
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* Nella remota ipotesi che
il
pressostato spenga il compressore e noi incominciassimo subito a
soffiare, il compressore potrebbe non fare in tempo a ridurre la
pressione nel tubo che va dal compressore alla valvola di non ritorno.
Questo inconveniente non si e' mai verificato in un'anno di utilizzo
ma, se volessimo essere pignoli, nel pressostato c'e' una valvola
dedicata a scaricare quel tubo nel momento in cui toglie tensione al
compressore. Basta mettere un T o un' Y su questo tubo e portare l'aria
anche a questa valvola sotto al pressostato.
L'innesto per il
tubo. In
ferramenta non avevano nulla di meno complicato ma si e' rivelato molto
utile, in fase di montaggio, poter attaccare e staccare i tubi senza
dover usare la chiave.
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La molla diventa
inutile,
all'interno di un mobile, ma era compresa nel prezzo.
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Il primo pezzo e'
un
maschio-maschio. La dimensione e il passo del filetto e' uguale da
tutte e due le parti.
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Questo si avvita a
mano e,
grazie alla sua forma a C, non e' necessario svitarlo completamente per
staccare il tubo, alcuni compressori usano questo sistema per attaccare
e staccare le pistole dal tubo e il tubo dal compressore.
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Qui e' dove va
infilato il tubo
(a dx) che dev'essere di un certo tipo, adatto allo scopo. Sulla sx si
vede la guarnizione e il restringimento atto ad accogliere la C vista
in precedenza.
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Prima di infilare
il pezzo
precedente dentro al tubo, e' necessario infilare il tubo qua dentro,
serve a stringere il tubo attorno all'innesto, fa lo sporco lavoro di
una fascetta ma lo fa molto meglio.
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E, ovviamente, la
molla. Serve a
impedire (o almeno ci prova) che il tubo si pieghi in maniera anomala
nel caso venga strattonato. All'interno di un mobile cio' non puo'
avvenire, vedete voi se montarla o no.
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Questo e' molto
piu' pratico ma
un po' piu' costoso. E' un connettore che fa anche da rubinetto.
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se il tubo e'
inserito il
rubinetto e' aperto, se sfiliamo il tubo il rubinetto si chiude. Magico. |
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Questo e' il pezzo
forte della
tripletta. Ne ho visti anche di piu' brutti. Spingendo la plastica nera
(foto sx) il rubinetto si chiude e il maschio esce. Ha un'innesto
adatto per lo stesso tipo di tubo usato fin'ora (foto dx).
Poi c'e' la solita molla con il bullone per fermare il tubo.
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Questo e' il
maschio va infilato
con forza se all'interno della bombola c'e' molta pressione, penetra
fluido se la bombola e' vuota. Infilandolo si apre il rubinetto da solo.
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La pistola, l'unico
spruzzatore
che ci serve per soffiare la macchinina. Sorry per la pubblicita' sulla
sx. Un possibile filetto sulla dx
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Un tubo da
compressore, va
stagliuzzato, nel caso volessimo infilare il compressore in una
scatola, per portare l'aria ai vari componenti. Essenziale per usare
liberamente la pistola.
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Ho spiegato e mostrato
alcuni pezzi che
potrebbero servire. La vera "lista della spesa" dovrete stilarla da
soli, a seconda di come vorrete montarlo e di cosa troverete alla
ferramenta presso la quale vi fornirete. E' dunque bene avere chiaro
uno schema, prima di uscire di casa, piu' che una lista. L'aria esce
dal compressore, al
quale dovremo necessariamente attaccare un tubo, entra nella valvola,
esce dalla valvola, entra nel pressostato al quale va collegato anche
il manometro (opzionale, altrimenti ci vuole un tappo), la bombola
(essenziale), il tubo per la pistola. In ferramenta, con la
comprensione del commesso, e' bene avvitare tutto come poi dovrete fare
a casa, per non avere sorprese e non devono rimanere buchi liberi, se
non quello per il compressore.
Se avete in cantina un vecchio compressore, anche grippato o
inutilizzato perche' troppo rumoroso per un condominio, potete
recuperare praticamente tutto, sostituendo motore e cilindro con il
compressore del frigo.
Per aumentare la sicurezza, e' bene inserire nel circuito una valvola
di sicurezza. Ritengo improbabile che il pressostato si possa
inceppare, "dimenticandosi" di spegnere il compressore, specie se ben
chiuso con il suo coperchio, e' piu' probabile che il contatto si usuri
e NON faccia partire il compressore quando la pressione cala, ma se e'
vero che la prudenza non e' mai troppa, pochi euro possono salvarvi la
vita.